Edito da PIEMME nel 2010, grazie alla traduzione di Roberta
Cristofari, “Il sussurro della montagna proibita” è l’ennesimo capolavoro
letterario di SIBA SHAKIB.
Siba Shakib - oltre ad essere un’affermata scrittrice grazie
al successo raggiunto con “Afghanistan, dove Dio viene solo per piangere”
tradotto in 27 lingue e vincitore del PEN Prize e “La bambina che non esisteva”
pubblicato in 16 paesi - è anche
un’attivista e documentarista cresciuta in Iran e vissuta per molti anni in
Afghanistan su cui ha girato documentari per far conoscere al mondo la vita
della popolazione afgana e della complessa situazione delle donne.
Questo libro può essere classificato come libro storico dove
viene descritta in maniera semplice e diretta la situazione del paese Iran nel
‘900, attraverso la figura di Eskandar.
Eskandar è solo un bambino quando sale sulla montagna
proibita e scopre i kafar, gli
infedeli bianchi ed il prezioso quanto pericoloso oro nero : il petrolio.
Grazie alla generosità di un signore inglese, Eskandar
imparerà a leggere e scrivere.
Lungo il suo percorso di vita scoprirà di essere uno stimato
oratore oltre che un bravo fotografo. Saranno la sua capacità di scrivano,
oratore e di fotografo, i mezzi con i quali saprà comprendere gli eventi
disastrosi e complicati che colpiscono il suo paese; proprio queste sue
capacità saranno la chiave di volta per capire che non possono esserci abbondanza e libertà senza istruzione e cultura. Insieme alla moglie si farà promotore dei
diritti del proprio popolo.
Un racconto scritto con un linguaggio semplice e chiaro,
dove il lettore potrà viaggiare insieme al protagonista nell’Iran: dalla corte
del Kahan all’occupazione inglese e russa, fino alla rivoluzione khomeinista e
l’odissea del popolo iraniano.
Buona lettura!
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