Santo Domingo è la capitale della Repubblica domenicana e sorge sulla costa meridionale dell'isola di Hispaniola, alla foce del fiume Ozama nel Mare delle Antille; situata allo sbocco di una vasta regione agricola coltivata prevalentemente a canna da zucchero, cacao, tabacco e banani, è dotata di un attivo porto ed è sede di molti impianti industriali.
Siamo partiti da Bayahibe con una guida straordinaria che non dimenticheremo mai, il mitico Chichibio e dopo circa 2 ore di viaggio siamo arrivati in questa splendida capitale. Ma prima di arrivare abbimo fatto una sosta indimenticabile alla “grotta dei tre ochos” una caverna al cui interno ci sono tre laghetti con un'acqua talmente trasparente e blu che, scendendo, sembra quasi che siano occhi che ti osservano. Si ha la possibilità attraverso una marea di scalini di scendere e toccare o farsi un tuffo in questa splendida grotta. Mentre si scende si può ammirare la flora e la fauna tipica di questa zona.
La Catedral de Santa Marìa de la Encarnaciòn (Cattedrale di Santa Maria dell'Incarnazione): meglio conosciuta come la più antica cattedrale delle Americhe. Venne edificata a metà del sedicesimo secolo. Nella cattedrale si fondono elementi gotici e rinascimentali e, malgrado prevalga lo stile classico, l'edificio è caratterizzato da elementi tardo-gotici. Oltre l'altare maggiore, la cattedrale è composta da 14 cappelle, in cui sono conservate le spoglie di molti personaggi illustri, rimasti indelebili nella memoria del Paese.
Nb. È severamente vietato entrare nella cattedrale con pantaloncini corti o a dorso nudo per gli uomini e per le donne sono vietati top scollati o vestitini troppo corti. Dato che la Cattedrale è meta di numerosissimi turisti, i domenicani per far rispettare quest’usanza danno all'ingresso un copri-spalle di cotone per le donne e pantaloni lunghi per gli uomini.
La casa di Colombo, invece, è un edificio elegante e maestoso fatto costruire da Diego Colombo, figlio di Cristoforo, per ospitare la sua corte. Edificato all'inizio del sedicesimo secolo in stile gotico spagnolo, oggi ospita un museo con gli oggetti appartenuti agli antichi inquilini della casa.
Stupenda è stata anche la visita della via El Conde e dei negozi artigianali dei Musei dell'Ambra, del Tabacco e del Rum al quale io non ho saputo rinunciare.
Il nostro Chichibio ci ha portato anche a pranzare in un ristorantino tipico locale, in cui oltre a mangiare cibo locale ottimo siamo rimasti affascinati da due ballerini che animavano il pranzo. Come? Bhè vedere una ballerina che a base di ritmo locale danzava stando inbilico su una bottiglia di Rum è stato fantastico.
Tra i piatti tipici di origine prettamente spagnola vi sono il locrio, variante locale della paella, e la bandera, a base di riso bianco, fagioli rossi e carne stufata. Questi cibi vengono solitamente accompagnati con insalata o fritto verde e banane verdi fritte
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