Viaggiare
insegna a trovare sempre il lato positivo delle cose…è un dato di fatto almeno
per noi.
Qui, in
Thailandia, lavoriamo quotidianamente a stretto contatto con persone birmane,
dunque con una cultura ed un modo di agire, pensare e prendere la vita molto
differente da quello occidentale.
È come
se ci fosse un mantra che sbuca sempre fuori, qualsiasi sia la situazione in
cui ci si trova, e questo mantra è un po’ quello cantato dai Beatles “don’t
worry, be happy”!!!
Già, la
felicità è davvero un modo di vedere quello che la vita riserva e qui siamo
circondati da esperti in materia…e non sapete quanto li invidiamo…la capacità
di trovare sempre il lato felice, il dritto della medaglia senza soffermarsi
troppo sul rovescio, la voglia di vedere il bicchiere mezzo pieno e quasi mai
mezzo vuoto, la capacità di svegliarsi ogni mattina con il sorriso e non con il
broncio, di recarsi a scuola con la consapevolezza che “anche oggi imparerò
qualcosa di nuovo”…una scarica di positività e bella energia che c’invade ogni
volta che siamo in mezzo a questo popolo…”ma come fanno?”.
Volati
di già i 180 giorni in cui abbiamo avuto l’opportunità di farci avvolgere da
tutto questo e di conoscere nuovi volti, che ora sono parte della nostra grande
famiglia, con i quali si sta vivendo un pezzo di cammino molto intenso e ricco
di spunti e scoperte…dove la condivisione è la regola ma senza essere
un’imposizione, dove il rispetto è tenuto nel palmo della mano ed ogni scambio
diventa una ricchezza per il proprio bagaglio personale.
Essere
comunità e sentirsi parte di questo tutto è davvero una sensazione
indescrivibile e creare ponti vicini e lontani è la nostra missione, ponti di
relazioni genuine e ricche di scambi.
Quest’anno
si sta realizzando un sogno immenso, per noi di Krio Hirundo e per il preside
del Learning Center Nam Tok, un sogno di grandi dimensioni materiali, con la
costruzione della nuova scuola, ed un sogno di infinite dimensioni umane che
darà ancora la possibilità a moltissimi bambini profughi birmani di ricevere
un’istruzione, alle loro famiglie di saperli in un luogo protetto e sicuro ed
ai professori la possibilità di avere un lavoro certo ed una vita dignitosa.
L’8
Marzo è stato un giorno di grande festa alla scuola Nam Tok, una festa che
segna la fine di un altro anno accademico e che è coincisa con il salutarci,
vista la nostra vicinissima partenza per ritornare in Italia.
Un
arcobaleno di colori, volti luminosi, occhi splendenti e sorrisi ci ha accolto
stamattina e l’emozione è stata davvero forte. Le danze preparate per questo
giorno speciale sono state molto coinvolgenti e divertenti, ma ci hanno anche
ricordato le origini e le tradizioni di tutti quei volti presenti…volti segnati
da un passato duro e difficile in suolo birmano e in terra tailandese, eppure
volti ed occhi carichi di forza di volontà, speranze e sempre tendenti alla
felicità, quella felicità data dalle piccole cose di ogni giorno.
Un
incontrarci che ci rende orgogliose di dare opportunità a questo meraviglioso
popolo da cui stiamo imparando molto di più di quello che doniamo.
Piccole
gocce d’acqua rendono fertile il terreno e regalano la possibilità a piccoli e
giovani semi di germogliare, crescere, fiorire, godere e sperimentare tutto ciò
che la vita offre.
Questa
è la nostra speranza…offrire opportunità a tanti piccoli e giovani semini
perché possano, in un futuro non lontano, essere speranza e segno di
rinnovamento per loro stessi, le loro famiglie ed il popolo a cui appartengono.
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