per quanti
Natali ho scritto questa letterina credendo nella magia del Natale...poi un
giorno pero' ho compreso che tu, caro Babbo Natale, sei solo un prodotto
inventato dall'uomo, usato come marketing per vendere di piu' e guadagnare a
palate, non sei altro che un business e con la tradizione che viene tramandata
da padre in figlio, la tua "esistenza" e' cosi' "reale" da
mettere in secondo piano la realta' stessa.
Realta' con cui molti genitori si trovano a fare i conti perche' magari non possono regalare ai figli quello che, nelle loro letterine colme di regali desiderati, chiedono a te che sei "magico" arrivando con la tua slitta volante trainata dalle renne fin sui tetti delle case per scendere dal camino e lasciare i "tuoi" doni...c’e' persino chi ha deciso di usarti nella pubblicita' in cui un bimbo preoccupato per la tua eta' cosi' vecchia pensa bene di mettere un panettone cosi' morbido nel fondo del camino perche' cosi' non ti fai male e il piccolino nel cuore della notte si sveglia e ti dice "buttati che e' morbido"!
Realta' con cui molti genitori si trovano a fare i conti perche' magari non possono regalare ai figli quello che, nelle loro letterine colme di regali desiderati, chiedono a te che sei "magico" arrivando con la tua slitta volante trainata dalle renne fin sui tetti delle case per scendere dal camino e lasciare i "tuoi" doni...c’e' persino chi ha deciso di usarti nella pubblicita' in cui un bimbo preoccupato per la tua eta' cosi' vecchia pensa bene di mettere un panettone cosi' morbido nel fondo del camino perche' cosi' non ti fai male e il piccolino nel cuore della notte si sveglia e ti dice "buttati che e' morbido"!
Che tristezza!!
Vedi Caro Babbo Natale,
la società che ci siamo creati vive di marketing, di
business, di mercificazione del dolore…dolore di gente come me, come te che
viene usata e strumentalizzata per un pugno di dollari. Siamo schiavi della
televisione fatta di pubblicità ipnotica, di programmi spazzatura, di
informazione pessima e basata su guerre, violenze, malattie. Le belle e buone
notizie ormai sono una rarità e passano talmente inosservate da durare un
battito di ciglia.
Fanno scalpore le ondate di migranti che sbarcano in
Europa, ma è uno scalpore mediatico che vale quel che vale, che si costruisce
sulle vite di questi volti anonimi che cercano speranza e che noi vediamo come
coloro che “vengono nel nostro paese per portarci via posti di lavoro” e a cui come dono ergiamo alti muri, e non
ci ricordiamo più dei nostri nonni che un tempo fecero lo stesso però ai nostri
occhi con uno scopo diverso “non andavano all’estero per portare via lavoro ma per
cercare opportunità e per guadagnarsi di che vivere”.
Siamo artisti a ribaltare la visione delle cose in base alle nostre credenze ed esigenze...siamo quasi meglio di Dio, anzi, mi sa che troppo spesso crediamo di essere Dio, Allah, Buddha o qualunque altra divinità o spirito in cui crediamo. Abbiamo perso il senso dell'umiltà.
Ci siamo creati una visione del mondo ed una società
talmente malata di potere e denaro che ormai fatichiamo ad apprezzare il dolce
far niente, la sana noia, come se ogni secondo sprecato fosse sinonimo di
denaro buttato al vento, denaro che ormai è solo virtuale, quindi denaro che
concretamente non esiste.
Non comprendiamo più che il Natale, quello vero ed
originario, ha un significato completamente diverso da quello che oggi gli
affibiamo, fatto di continuo aumento di regali da comprare, di negozi da
visitare, di centri commerciali stracarichi di merce…
E' come far svanire tutta la magia di quello che dovrebbe
essere il vero Natale...
Il Natale vero è quello che dà valore alla presenza,
all’esserci, al vivere ogni istante come se non ce nè fossero più e dunque un
Natale che ha il gusto dell’amore familiare, dell’amicizia vera, dell’affetto
incondizionato, di gesti di solidarieta' fatta col cuore verso chi non ha la
possibilita' di vivere con dignita', della vita da vivere qui ed ora
Caro Babbo Natale,
pensaci per il prossimo anno, e se proprio vuoi ancora
farci arrivare regali dal camino, fa che siano pacchi dono contenenti gli
ingredienti della Pace, dell’Amore, dell’Amicizia, della Condivisone, della
Solidarietà, della Connessione con l’universo, della cura della nostra Madre
Terra…
Non dobbiamo salvare il mondo, ma nel nostro piccolo possiamo contribuire a renderlo più giusto, sano e migliore.
Ah ,Babbo Natale, un'ultima cosa... vorrei un mondo dove i confini che
l’uomo ha creato potessero essere cancellati con il bianchetto…allora sì che
sarebbe sempre Natale!!!
E qui al confine tra Birmania e Thailandia, a Mae Sot, caro Babbo Natale ti ho lasciato un segno..il tuo berretto rosso appeso al filo spinato perche' tu possa ricordarti che anche qui , c'e' davvero bisogno di doni concreti, doni fatti per e con amore!
Che ci sia
pace nella vita di ogni uomo, donna, vecchio, giovane, bambino ed essere vivente (animali e natura tutta) che abita questa terra!
Buone
feste!
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