Cerca nel blog

venerdì 15 aprile 2016

Quando un sogno esce dal cassetto...

Ho sempre immaginato i sogni che vengono idealmente infilati dentro ad un cassetto, ma non avevo ancora pensato ad un sogno che esce dal cassetto e si trasforma in qualcosa di meraviglioso!



Il sogno che ho visto uscire dal cassetto, cozzando contro gli altri sogni ammassati in quel  povero cassetto affollato, è quello che si sta realizzando in un villaggio rurale a qualche decina di chilometri da Mae Sot: la nuova scuola Nam Tok!

                  la nuova Nam Tok school in costruzione

I protagonisti di questo sogno incredibile sono Aung Win, il preside della scuola Nam Tok, che con tutte le forze ha desiderato e sperato che venisse costruita una nuova scuola per i suoi professori e le centinaia di studenti che abitano la zona di Chedi Kho  ed i villaggi limitrofi;

                                                                                                                     Aung Win, io e Nadia

Nadia che, in rappresentanza ed alla guida di Krio Hirundo Onlus, ha letteralmente combattuto contro molti mulini a vento fino a trovare quel vento favorevole che ha portato un prezioso e tanto atteso dono: il terreno dove far nascere la nuova scuola; una fondazione di Roma che ha creduto dall’inizio a questo ambizioso progetto; ed infine, due persone birmane determinate e coraggiose, Kyaw Win e Aye Aye, che con il loro gruppo di studenti, senza essere professionisti ma apprendisti dell’istituto tecnico STTC, stanno compiendo una spettacolare impresa, cioè la progettazione e la costruzione della nuova scuola.

                                                                                                                Kyaw Win, Nadia e Aye Aye

                                                                                                                       studenti di STTC school

Ogni giorno il preside di STTC e sua moglie, con gli studenti, si recano al terreno per continuare i lavori di costruzione, visto che tra poco più di un mese le scuole per i migranti birmani in Tailandia riapriranno i battenti per un nuovo anno accademico.
La forza d’animo, la semplicità, quel modo di lavorare divertendosi sono il collante che ci ha fatto scoprire delle bellissime persone da cui è nata e prosegue, anche a distanza, una continua collaborazione per realizzare la nuova scuola Nam Tok .
Nonostante gli innumerevoli posti di blocco della polizia tailandese ed i giri titanici per svicolare da questi, Kyaw Win, Aye Aye e  gli studenti di STTC non si sono mai persi d’animo, riuscendo sempre a raggiungere il terreno e mettersi a lavoro di buona lena, anche in questo periodo in cui al mattino partecipano a corsi di formazione, mentre nel pomeriggio e nei week-end si dedicano alla realizzazione del nostro progetto.
Questi sono gli esami per gli studenti di STTC, nessun pezzo di carta da compilare e nessuna domanda a cui dare la soluzione esatta, ma l’esame migliore che possa esistere al mondo: la pratica e l’esperienza diretta sul campo!

Ecco che quel sogno, desiderato da altri, ora è diventato un sogno condiviso e proprio per questo più bello da realizzare perché ha il gusto del fare le cose insieme, di credere negli stessi ideali, di realizzare qualcosa da zero sbagliando, discutendo, aggiustando il tiro, accettando nuove idee,  accogliendo suggerimenti…e tutto questo sempre con il sorriso sulle labbra!
Questo è il più bel sogno che potessi mai sperare di vivere: veder nascere la nuova scuola Nam Tok e l’incontrare una nuova famiglia, perché è proprio vero che quando si sogna da soli è solo un sogno, quando si sogna insieme è l’inizio della realtà!
                                                                                                                studenti di Nam Tok school

                                                                                   


Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

siamo anche social

Condividi su Facebook   Seguimi su Twitter   Seguimi su Google Plus   Instagram