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venerdì 18 marzo 2016

IN EQUILIBRIO LUNGO IL CONFINE –Viaggio in Thailandia – parte 16 La felicità è un modo di vedere!

Viaggiare insegna a trovare sempre il lato positivo delle cose…è un dato di fatto almeno per noi.
Qui, in Thailandia, lavoriamo quotidianamente a stretto contatto con persone birmane, dunque con una cultura ed un modo di agire, pensare e prendere la vita molto differente da quello occidentale.

È come se ci fosse un mantra che sbuca sempre fuori, qualsiasi sia la situazione in cui ci si trova, e questo mantra è un po’ quello cantato dai Beatles “don’t worry, be happy”!!!

Già, la felicità è davvero un modo di vedere quello che la vita riserva e qui siamo circondati da esperti in materia…e non sapete quanto li invidiamo…la capacità di trovare sempre il lato felice, il dritto della medaglia senza soffermarsi troppo sul rovescio, la voglia di vedere il bicchiere mezzo pieno e quasi mai mezzo vuoto, la capacità di svegliarsi ogni mattina con il sorriso e non con il broncio, di recarsi a scuola con la consapevolezza che “anche oggi imparerò qualcosa di nuovo”…una scarica di positività e bella energia che c’invade ogni volta che siamo in mezzo a questo popolo…”ma come fanno?”.

Volati di già i 180 giorni in cui abbiamo avuto l’opportunità di farci avvolgere da tutto questo e di conoscere nuovi volti, che ora sono parte della nostra grande famiglia, con i quali si sta vivendo un pezzo di cammino molto intenso e ricco di spunti e scoperte…dove la condivisione è la regola ma senza essere un’imposizione, dove il rispetto è tenuto nel palmo della mano ed ogni scambio diventa una ricchezza per il proprio bagaglio personale.

Essere comunità e sentirsi parte di questo tutto è davvero una sensazione indescrivibile e creare ponti vicini e lontani è la nostra missione, ponti di relazioni genuine e ricche di scambi.



Quest’anno si sta realizzando un sogno immenso, per noi di Krio Hirundo e per il preside del Learning Center Nam Tok, un sogno di grandi dimensioni materiali, con la costruzione della nuova scuola, ed un sogno di infinite dimensioni umane che darà ancora la possibilità a moltissimi bambini profughi birmani di ricevere un’istruzione, alle loro famiglie di saperli in un luogo protetto e sicuro ed ai professori la possibilità di avere un lavoro certo ed una vita dignitosa.



L’8 Marzo è stato un giorno di grande festa alla scuola Nam Tok, una festa che segna la fine di un altro anno accademico e che è coincisa con il salutarci, vista la nostra vicinissima partenza per ritornare in Italia.
Un arcobaleno di colori, volti luminosi, occhi splendenti e sorrisi ci ha accolto stamattina e l’emozione è stata davvero forte. Le danze preparate per questo giorno speciale sono state molto coinvolgenti e divertenti, ma ci hanno anche ricordato le origini e le tradizioni di tutti quei volti presenti…volti segnati da un passato duro e difficile in suolo birmano e in terra tailandese, eppure volti ed occhi carichi di forza di volontà, speranze e sempre tendenti alla felicità, quella felicità data dalle piccole cose di ogni giorno.



Un incontrarci che ci rende orgogliose di dare opportunità a questo meraviglioso popolo da cui stiamo imparando molto di più di quello che doniamo.



Piccole gocce d’acqua rendono fertile il terreno e regalano la possibilità a piccoli e giovani semi di germogliare, crescere, fiorire, godere e sperimentare tutto ciò che la vita offre.
Questa è la nostra speranza…offrire opportunità a tanti piccoli e giovani semini perché possano, in un futuro non lontano, essere speranza e segno di rinnovamento per loro stessi, le loro famiglie ed il popolo a cui appartengono.


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